Storie e ricette

Il “tempo balsamico” per la raccolta del frutto immaturo del noce nella varietà dei riti e delle consuetudini della notte di S. Giovanni Battista

E’ consuetudine largamente diffusa quella che vede la notte di San Giovanni come data canonica per la raccolta delle noci immature destinate alla confezione del nocino familiare. Gli erboristi definiscono questo momento preciso col termine di «tempo balsamico ».

Nella più breve arcatura notturna dell’anno una tradizione ampiamente consolidata riconosce al frutto della noce, ancor verde nella drupa, la sua fase ideale per l’influsione, motivandone la raccolta col suo maggior profumo, i tessuti più turgidi di linfa, le cellule più ricche di oli essenziali, di principi attivi, di vitamine.

Queste le ragioni valide scaturite da più moderne considerazioni, ma un tempo, ed ancor oggi in larga parte, l’irrazionalità apparente di una raccolta notturna ubbidiva a leggi molto più labili, meno decifrabili razionalmente, si abbandonava al « pathos » di una straordinaria coralità di popolo che nel ritrovarsi a credere ed a sentire medesime ancestrali suggestioni riviveva un’antica memoria, rendendola fantastica per esorcizzarla dei viscerali terrori che le tenebre hanno sempre evocato nell’uomo.
Non a caso poi la curiosa assonanza tra le due voci latine « nox et nux », notte e noce, ha creato un indefinibile legame che già nella classicità veniva riconosciuto nel verso:

Sic mihi Nox, Nux Fuit ante diem

( Così per me ci fu, prima del giorno, la Notte e la Noce).

Tratto da: Il nocino di Renato Bergonzini

RICETTA DEL NOCINO
SECONDO L’ANTICA TRADIZIONE DELL’ORDINE DEL NOCINO MODENESE