EMILIA

La terra piange
ha un’altra ferita,
la gente disperata
non sa chi pregare,
terremoto e alluvione,
una vita di sacrifici
in in poche ore se ne andata,
la solidarietà non è mancata
ma il dolore è grande,
ha messo in ginocchio tutti quanti.
Ancora una volta
Tiriamo su la testa,
per mettere nei piatti
la solita minestra,
la nostra gente
che non fa complimenti,
è dura e lo so bene,
abbiamo volontà,
e dopo le disgrazie
terremoto e alluvione,
penso che ci meritiamo
un po’ di comprensione:
Dal Signore un miracolo,
da Roma una mano,
e via che torniamo
a lavorare per il pane.